In cosa consiste la valutazione ortottica?
La valutazione ortottica prevede una fase anamnestica durante la quale verranno fatte domande
ai genitori. In alcuni casi invierò un modulo Google prima della visita, in modo da compilare il
questionario a casa con calma e non mettere in soggezione il piccolo paziente.
In caso di difficoltà negli apprendimenti, sospetta disprassia visiva, ADHD o autismo la valutazione
verrà effettuata di mattina (in modo che il bambino sia più riposato ed i test siano maggiormente
attendibili).
La durata della valutazione varia da 30 minuti a 1 ora e 30 minuti. Al momento della conferma
dell’appuntamento verrà comunicata la durata.
Non verranno instillati colliri: se individuerò un vizio refrattivo (miopia, ipermetropia o
astigmatismo) invierò il paziente ai colleghi oculisti in modo da avere la prescrizione esatta degli
occhiali.
A seguito della valutazione viene definita la necessità o meno di iniziare un percorso di terapia,
con quale frequenza e con quali obiettivi.
Valutazione Ortottica
Devo spiegare a mio/a figlio/a perché veniamo da te?
Quando diventa necessario iniziare un percorso riabilitativo, molti genitori sono in dubbio se
spiegare o meno ai bambini da chi andranno e perché ci dovranno andare. In altri casi i genitori
mettono il bambino nella posizione di decidere se intraprendere un percorso ortottico o meno:
“Preferisci andare a giocare al parco o venire da Elisabetta?”. Giuro che è accaduto e io stessa ho
risposto che sarei andata volentieri al parco col bimbo!
I bambini, a qualunque età, devono essere informati e resi partecipi di ciò che andranno a fare.
È evidente che debbano essere i genitori a decidere se intraprendere un percorso riabilitativo o
meno, ma spiegargli serenamente e con parole alla loro portata potrà permettere loro di non avere
paure e aiutarli a responsabilizzarsi.
I bambini, anche piccoli, sono consapevoli delle proprie difficoltà: il fatto di capire che mamma e
babbo hanno intercettato queste carenze e hanno trovato il modo di aiutarli non farà altro che
tranquillizzarli.
Cosa dire al bambino per prepararlo alle sedute?
Non allarmare il bambino dicendo “da domani dobbiamo andare dalla dottoressa. Mi raccomando:
fai il bravo, altrimenti ti togliamo il gioco x!”
Ai piccolini è possibile dire: “abbiamo notato che spesso fatichi a muovere i tuoi occhietti.
Andiamo dalla dottoressa degli occhi per farli diventare forti e chissà se acquisterai il
potere della super vista?!”
Ai bambini più grandi per esempio con difficoltà scolastiche, è possibile dire:
“Stai tranquillo, mamma e babbo hanno capito che leggere, scrivere (o altro) è ancora un
po’ difficile per te, che non sei pigro o distratto, che vorresti fare meno errori o essere più
veloce, ma che purtroppo fai tanta fatica! Sai, c’è una dottoressa che lavora proprio per
fortificare gli occhi e tutte le abilità connesse alla visione: ti aiuterà a fare meno fatica a
scuola!”
Cosa fa il bambino durante una seduta di ortottica?
Una volta definiti e concordati gli obiettivi, durante le sedute di terapia saranno proposte delle
attività finalizzate al loro raggiungimento. In generale, durante la seduta, si propongono al
bambino esercizi mirati posti nella maggior parte in forma di gioco in base all’età.
Ma cosa succede se il mio bambino non collabora?
Può capitare che i bambini non accettino sempre di buon grado le attività di terapia. Ci sono alcuni
bambini che tollerano ancora poco la frustrazione di non riuscire, e per questo tendono a tirarsi
indietro ed evitare di fare una determinata cosa.
In queste situazioni in terapia si utilizza molto spesso un rinforzo positivo, cioè la possibilità per il
bambino di avere un premio al termine del lavoro svolto, che lo incentiva ad impegnarsi. In altri
casi andremo a stipulare un “contratto” con il bambino, scrivendo punto per punto (con annesso
orario) le attività che svolgeremo in modo da rasserenarlo.
I genitori possono rimanere in stanza durante la terapia?
È mia abitudine non far entrare i genitori in stanza, fatta eccezione per bambini molto piccoli o
pazientini che manifestano grandi difficoltà nel separarsi dall’adulto. Anche in questo caso, dopo
alcune sedute in compresenza, gradualmente inviterò il genitore a lasciarci soli.
Il motivo di questa mia abitudine sta nel fatto che i bambini senza genitori “funzionano meglio”,
com’è fisiologico che sia: con il genitore possono cercare lo sguardo dell’adulto e perdere la
concentrazione, possono aspettare il consenso dell’adulto prima di rispondere o addirittura non
staccarsi da lui/lei.
D’altro canto il genitore può faticare a non intromettersi, seppur in buona fede, nelle attività che
proporrò al bambino, sostituendosi a lui nei giochi o esercizi proposti.
Un altro motivo, di non inferiore importanza sta nel fatto che il percorso riabilitativo si fonda su una
relazione di fiducia tra me, bambino e genitori: sapere che questi ultimi lo affidano
tranquillamente a me per i 45 minuti della seduta rasserenerà il piccolo paziente che si sentirà al
sicuro e potrà esprimersi in autonomia.
Quanto durerà la terapia? Per quanto tempo dovremo venire?
Una seduta di riabilitazione ortottica dura 45 minuti, al termine della quale l’accompagnatore potrà
entrare in stanza per avere un feedback rispetto a quanto avvenuto nella seduta ed eventuali
indicazioni relative ad esercizi da eseguire a casa.
La terapia ortottica viene effettuata una volta alla settimana. In alcuni casi da concordare è
possibile diradare gli incontri a 2 volte al mese.
La durata di tutto l’iter riabilitativo invece è da stabilire in base al caso.
Posso avere un certificato che lo giustifichi con la scuola?
Si, su richiesta del genitore preparerò un certificato per la scuola all’inizio del percorso riabilitativo.
Questo vale soprattutto per i bambini che avranno necessità di entrata posticipata o uscita
anticipata da scuola.
Posso avere un certificato per il lavoro?
Si, su richiesta, preparerò un giustificativo riportante la data e l’ora di ingresso e di uscita dal mio
ambulatorio.
Sarà necessario esercitarsi anche a casa?
Di solito fornisco indicazioni su esercizi e/o attività da fare a casa come supporto alla terapia, in
accordo con i genitori affinché il raggiungimento degli obiettivi che ci si è posti e il loro
consolidamento avvenga in tempi più brevi.
È possibile avere “pacchetti terapeutici”?
Non sarà possibile. Credo fermamente che la durata di un ciclo di terapia non sia definibile a
priori, pertanto il numero totale delle sedute sarà diverso a seconda del caso e delle difficoltà
riscontrate. La terapia verrà interrotta quando tutti gli obiettivi prefissati insieme alla famiglia
verranno raggiunti.
In quali giorni e orari saranno le sedute?
A Grosseto, presso il Centro OPSIS, sono presente il Martedì, Mercoledì e Venerdì.
A Venturina, presso gli Studi Medici Biagi, sono presente il Lunedì.
In generale il consiglio è scegliere una fascia oraria in cui il bambino non sia particolarmente
stanco. In alcuni casi risulta opportuno effettuare le sedute al mattino prima di entrare a scuola.
È possibile effettuare la riabilitazione ortottica online?
Si, in alcuni ristretti casi è possibile effettuare la riabilitazione ortottica via Google Meet, meglio se
intramezzata a sedute in presenza.
A grandi linee può essere possibile in caso di evidenti problemi logistici della famiglia, eccessiva
distanza dal mio ambulatorio o necessità di riabilitazione di abilità facilmente allenabili
virtualmente.
Non è possibile effettuare una valutazione ortottica online!
Riabilitazione Ortottica Online